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La prima monografia su Alexander McQueen

Il prossimo 22 ottobre arriverà in Italia il primo libro monografico di Lee Alexander McQueen, edito da DeAgostini libri "L’amore non guarda con gli occhi".



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FASHION BLOGGERS ti sta cercando!


Stiamo collaborando con Style.it per dare spazio a nuovi talenti!
Ti senti creativo? Hai voglia di esprimere la tua passione in modo originale?

Se hai un'idea o un progetto per un blog che vorresti condividere con persone come te e con la redazione di Style.it questo è il momento giusto per farsi avanti!
Invia la tua proposta spiegando chi sei, qual è la tua idea e di cosa ti piacerebbe scrivere: la redazione la valuterà e potrai avere uno spazio tutto per te all'interno di Style.it.


Non ci sono confini di alcun tipo sugli argomenti e ci aspettiamo idee interessanti, innovative, creative ma anche consigli su come far fronte alle attività della vita quotidiana come le nuove tendenze della tua città. Carta bianca alla vostra iniziativa personale.

Perché "selezioniamo"?
Perché ci piace l'idea di avere con noi persone con entusiasmo, creatività, stile e tanta voglia di mettersi in gioco, che possano crescere insieme a noi e che possano acquisire, attraverso il rapporto con la redazione e i canali di Style.it, sempre maggiore visibilità.

IMPORTANTE:
Perché partecipare attraverso Fashion Bloggers?
I primi 100 selezionati da Style.it attraverso il canale di Fashion Bloggers avranno la pubblicazione sul nostro network del loro progetto allo start up per aumentarne la visibilità!
Il link all'iniziativa su Style.it

Interview with Fashion Blogger: MODA FASHION BLOG by Chiara Paoletti

1) Come nasce il tuo blog?
Il mio blog nasce per puro divertimento. Amando sia la fotografia che la moda decisi circa un anno fa di buttarmi su questa esperienza per vedere cosa ne veniva fuori.. e devo dire che mi ha dato parecchie soddisfazioni per ora.

2) Chi ha maggiormente ispirato il tuo senso di stile?
C’è una sola donna al mondo che secondo me ha vero stile… Anna Wintour. Mi piace anche molto Olivia Palermo,ha uno stile molto femminile.

3) Qual è stato il tuo ultimo acquisto?
Non mi ricordo mai l’ultimo acquisto :-P …….ma mi pare un costume da mare color giallo fluo.

4) Quale star internazionale consideri un icona di stile?
Decisamente Nicole Kidman. Non poteva che essere la testimonial di Chanel.

5) Qual è il tuo stilista preferito e perché?
Mi piace molto Blumarine,ha dei tagli semplici ma che risaltano la femminilità. Mi piace molto anche la donna forte e decisa di Versace però.

6) Preferisci gli acquisti online o nella vita reale?
Devo dire che online faccio molti affari,riesco a trovare tante cose che costano il giusto da altre parti del mondo, però alla fine l’acquisto in negozio è tutta un'altra cosa.mi piace molto acquistare non solo per il design ma anche per la qualità del tessuto,cosa che online non si può ne vedere ne toccare.

7) Che importanza hanno per te i social network?
sono sicuramente utili per avvicinare le persone da tutto il mondo alla lettura o la scoperta del mio blog.Per quanto riguarda la mia vita personale li uso giusto per mettermi in contatto con le persone a me piu vicine.

8) Qual è il tuo consiglio per essere sempre alla moda?
Non credo ci sia un consiglio….la moda è una cosa propria,ogniuno ha una sensibilità diversa in questo campo. Sicuramente i giornali aiutano a trovare il proprio stile e a dettare nuove tendenze ecco.

9) Qual è il tuo prodotto di bellezza indispensabile?
Il mio mascara di Chanel!è l’unico makeup a cui non rinuncio mai per nulla al mondo!

10) Migliore commento da un lettore?
“ciao chiara il tuo blog mi ha reso felice!!!non sai da quanto speravo che tornasse fuori una persona come te che da consigli di moda senza finire con lo sponsorizzare prodotti costosissimi e tirarsela solo perchè è riuscita a creare un bel blog!! complimenti di cuore un bacio affettuoso” ^_^

Moda Fashion Blog: http://www.themodafashionblog.com/


Interview with Fashion Blogger: THE SHABBY LABELS by Lucrezia Germini


1) Come nasce il tuo blog?
Ciao a tutti! mi chiamo Lucrezia Germini e sono nata a Roma 24 anni fa'. Studio Scienze della Moda e del Costume all'Università, anche se in realtà mi sono presa una lunga pausa e solo questo autunno riprenderò gli studi. Mi sono appassionata al fashion blogging grazie ad una mia amica che seguiva alcuni blog stranieri e mi parlava ogni tanto della Ferragni. Incuriosita, ho sfogliato tutto il suo blog, dal primo all'ultimo post, ma solo dopo diversi mesi ho deciso di lanciarmi anche io. Sono partita un pò titubante e insicura, ma dopo solo un mese ho ricevuto il primo invito ad un evento di un famoso brand, il quale mi ha anche regalato tutto ciò che poi ho indossato, e sono rimasta talmente colpita da questa cosa che da li in poi ho cercato di mettercela tutta, continuando comunque e soprattutto a divertirmi nel curare il mio blog e a non crearmi troppe false speranze.

2) Chi ha maggiormente ispirato il tuo senso dello stile?
Non ho delle vere e proprie icone, sono molto istintiva, se una cosa la sento mia, la indosso!

3) Qual è stato il tuo ultimo acquisto?
Sono stati diversi in quanto sono appena tornata dagli Stati Uniti, potete immaginare! Ho svaligiato Ralph Lauren, Levi's, Forever21 e Converse.

4) Qual è il tuo stilista preferito e perché?
Amo Miuccia Prada per quel che riguarda Miu Miu, invece non mi colpisce particolarmente Prada. Trovo che ogni capo od accessorio sia etereo, sofisticato e femminile.

5) Quale celebrità internazionale consideri un’icona di stile?
Alexa Chung, Bianca Brandolini d'Adda, Bianca Balti, Angelina Jolie e Charlotte Casiraghi.

6) Preferisci gli acquisti online o nella vita reale?
Assolutamente nella vita reale!

7) Che importanza hanno per te i social network?
Per il blogging in generale, di qualsivoglia argomento, è fondamentale. E' proprio questo il plus rispetto ad un cartaceo, la comunicazione diretta e "targettizzata"

8) Qual è il tuo consiglio per essere sempre alla moda?
Sentirsi a proprio agio con ciò che si indossa per non strafare è la regola base, se hai lo spirito giusto puoi indossare qualsiasi cosa. Ma è importantissimo anche essere obiettive con le proprie forme fisiche e rispettarle.

9) Come pensi che cambierà il fashion blogging nei prossimi anni?
Ho notato ultimamente che anche alcuni istituti di moda di fama internazionale, hanno istituito corsi in fashion communication for internet e via discorrendo, quindi non credo che sia un fuoco di paglia, anzi secondo me andrà specializzandosi sempre di più'.

10) Qual è il tuo prodotto di bellezza indispensabile?
Il profumo e la crema idratante per il viso!

11) Qual è stato il miglior commento mai ricevuto da un lettore?
Il primo in cui una ragazza mi disse che avrebbe copiato un mio outfit e che le avevo dato degli ottimi suggerimenti su come indossare un capo che non riusciva a portare. Sarà banale ma è stato molto gratificante.
12) Ci sono altri blog che segui?
Soprattutto stranieri, adoro Fashion Toast e Sea of Shoes. Invece esco dal coro dicendo che non mi piace per niente Betty.

13) Quali sono i tuoi must have del momento?
Per il prossimo autunno inverno, paillette da tutte le parti. Sicuramente! Canotte luccicanti sotto a blazer con spalline rinforzate.

14) Quale negozio ci consiglieresti per fare shopping?
Qui è difficile rispondere. Credo di non averne di preferiti, entro dappertutto.

15) Quali sono i tuoi prossimi progetti riguardo il blog?
Intanto voglio finire diario di viaggio con le foto degli USA, poi ci sarà la Vogue Fashion Night Out a Roma e poi chi lo sa!

16) Segnalaci l’indirizzo del tuo Blog / Facebook / Twitter
www.theshabbylabels.com
www.facebook.com/TheShabbyLabels
http://twitter.com/#!/lucreziagermini



Interview with Fashion Blogger: IN MODA VERITAS by Greta Miliani


1) Come nasce il tuo blog?
In Moda Veritas è online da dicembre 2010 e nasce dall’esigenza di combinare le mie due passioni: la moda e la scrittura. Sono una blogger sin dal 2005, ma i miei blog precedenti trattavano esclusivamente della mia vita privata ed erano più che altro una valvola di sfogo. In seguito alla mia partecipazione nel blog www.shopaholiche.com e alla necessità di esercitarmi a scrivere non più per me stessa, ma per un pubblico (dovuta ai miei studi universitari), ho deciso di aprire un blog che parli di moda a 360°: non solo notizie, ma anche il mio punto di vista su tutto ciò che è moda.

2) Chi ha maggiormente ispirato il tuo senso dello stile?
Non ho trovato ancora uno stile definito; adoro sperimentare e lasciarmi influenzare da tutto ciò che mi circonda. Non mi limito a seguire le mode del momento e cerco di combinare più generi rimanendo sempre fedele a me stessa.

3) Qual è stato il tuo ultimo acquisto?
Una tee della collezione Primavera/Estate 2011 di Maison Cauchemar.

4) Qual è il tuo stilista preferito e perché?
Ne ho diversi che adoro, ma se dovessi sceglierne uno soltanto, ora come ora direi Giambattista Valli, perché le sue collezioni richiamano il gusto e la classe dei grandi couturiers francesi (a cominciare da Christian Dior) e perché le sue creazioni sono femminili, chic e mixano alle perfezione tradizione e innovazione. Sembrano capi per principesse.

5) Quale celebrità internazionale consideri un’icona di stile?
Tra quelle più in voga al momento, sarò banale, ma dico Olivia Palermo. La trovo perfetta in ogni occasione, mai eccessiva e sa essere di classe anche con indosso capi semplici, minimal e low cost.

6) Preferisci gli acquisti online o nella vita reale?
Anche se mi sto avvicinando all’e-commerce, resto una sostenitrice dello shopping vecchio stile. Mi piace toccare e provare i capi prima di comprarli. Voglio essere certa che mi stiano bene. Comprando su internet non ci si accorge delle imperfezioni nelle cuciture, se il materiale è scadente, se i colori sono veramente come appaiono e soprattutto la vestibilità resta un punto interrogativo fin quando il pacco non ci arriva a casa.

7) Che importanza hanno per te i social network?
Sono un ottimo veicolo pubblicitario per il mio blog. Tramite twitter o facebook posso sempre comunicare ai miei followers gli aggiornamenti e gli articoli che propongo sul mio blog, tutto in tempo reale.

8) Qual è il tuo consiglio per essere sempre alla moda?
Il segreto è “non seguire ciò che è di moda”. L’errore che tanti fanno è comprare un capo o un accessorio solo perché ‘va di moda’. Bisogna invece tenere di conto che non tutto ciò che va di moda è bello o ci sta bene indosso. È preferibile scegliere capi che si intonino al nostro stile, al nostro modo di essere. La coerenza è un capo evergreen.

9) Come pensi che cambierà il fashion blogging nei prossimi anni?
Credo che prima o poi i fashion blog smetteranno di crescere come funghi e solo quelli più autorevoli e meritevoli sopravviveranno nel mare magnum del web. Essendo una fashion blogger mi auguro che potremo continuare ad avere voce in capitolo e che in Italia si realizzino iniziative che ci vedano coinvolti in prima persona, dal momento che nel resto del mondo questo succede o è già successo da anni. Come al solito in Italia siamo indietro, ma abbiamo tante persone valide e trovo giusto premiare e riconoscere il loro lavoro. Nessuno pretende di esser definito giornalista, ma denigrarci come se fossimo una borsetta destinata ad essere in voga per una stagione soltanto non ha senso.

10) Qual è il tuo prodotto di bellezza indispensabile?
Il mio mascara Dior Extase e la maschera per capelli idratante e rigenerante di Biopoint… ha un profumo buonissimo!

11) Qual è stato il miglior commento mai ricevuto da un lettore?
Una lettrice ha detto che il mio blog non è uno di quelli da leggere superficialmente: bisogna soffermarsi su ogni parola, ragionarci e gustarsi ogni post con pazienza e piacere. Ha detto che scrivo benissimo e che è stata felice di aver scoperto un blog dove venisse preferito il contenuto alle immagini.

12) Ci sono altri blog che segui?
Ne seguo tantissimi: italiani, americani, francesi, spagnoli, svedesi, finlandesi, asiatici…fare una lista dettagliata richiederebbe troppo tempo! Tutti i blogger che seguo hanno stili e gusti diversi e questo mi dà la possibilità di conoscere tendenze diverse o di vedere come persone interpretano uno stesso trend in maniere completamente differenti. E’ stimolante.

13) Quali sono i tuoi must have del momento?
Impazzisco per la Macaron Bag di Kenzo, per la nuova collezione di scarpe glitterate Miu Miu e per l’Arty Ring di Yves Saint Laurent.

14) Quale negozio ci consiglieresti per fare shopping?
Da buona campanilista, dico Luisaviaroma a Firenze. E’ una boutique chic e sempre all’avanguardia in fatto di moda. Offre un’ampia gamma di abiti e accessori di stilisti nazionali e internazionali e anche i locali sono veramente glamour. Lo consiglio a tutte le fashion victim che possono permettersi di fare pazzie! Ne vale la pena..

15) Quali sono i tuoi prossimi progetti riguardo il blog?
Ho in cantiere varie collaborazioni e partecipazioni, ma per ragioni burocratiche non posso svelare nulla. Vorrei riuscire a scrivere una rubrica tutta mia per qualche rivista, online o stampata non fa differenze. Spero ovviamente di incrementare visite e followers affinché il blog abbia maggior visibilità, e naturalmente spero di continuare a produrre contenuti di qualità.

16) Segnalaci l’indirizzo del tuo Blog / Facebook / Twitter
Il mio blog lo trovate all’indirizzo www.inmodaveritas.com
Per quanto riguarda Twitter, il mio profilo è: www.twitter.com/GretaMiliani
La fan page ufficiale del blog, invece, la trovate al seguente indirizzo: http://www.facebook.com/pages/In-Moda-Veritas-by-Greta-Miliani/167663083255951


Interview with Fashion Blogger: REJECTING THE OBVIOUSNESS by Federica Fasoli


1) Come nasce il tuo blog?
Per puro caso. Ho sempre avuto la passione per la moda e un mio ben preciso stile (mutato ovviamente poi nel tempo) e da tempo pensavo di aprire un portale in rete dove poterne parlare o comunque dare dei miei personali consigli ai naviganti. Inizialmente aprii un blog su Splinder poi, seguendo una dritta di un' amica, mi trasferii su Blogspot dove ho avuto anche modo di vedere il fenomeno del fashion blogging che era già piuttosto avviato e del quale io, lo ammetto, non ne sapevo niente... che delusione notare che tante altre ragazze avevano avuto la mia stessa idea molto tempo prima!

2) Qual è stato il tuo ultimo acquisto?
Dieci minuti fa, un abito blu elettrico su Asos. Adoro lo shopping on-line e adoro particolarmente quel sito!

3) Qual è il tuo stilista preferito e perché?
Non credo di averne uno preferito, diciamo che amo tutti e nessuno a seconda delle collezioni. Spesso però mi ritrovo ad essere concorde con la linea di pensiero raffinata ed elegante di Valentino o i romantici abiti della Ferretti senza disdegnare le vene eccentriche di Richmond o di Balmain. Sono così, di tutto un po'.

4) Preferisci gli acquisti online o nella vita reale?
Entrambi hanno i loro pro e i loro contro. Degli acquisti online lodo l' immediatezza del confronto tra i vari capi nonchè la scelta (assai più vasta) e la comodità. Tuttavia c' è il rischio di incappare in un colore che non era quello che pensavamo, in un tessuto che lascia a desiderare o comunque in un modello che non ci piace o che effettivamente non è come sembra in foto. Per questo forse, almeno per determinate cose, sono ancora fedele al sano shopping tra i negozi e i camerini relegando gli acquisti online solo alle cose più difficili da reperire in zona.

5) Che importanza hanno per te i social network?
Indubbiamente una grande importanza. Sono il principale canale d' informazione del giorno d' oggi, sia per la moda che per qualsiasi altra notizia. Il rischio è di cadere in un "telefono senza fili" che distorce i fatti passando di "link in link" ma loro potenziale è davvero immenso, non vanno affatto sottovalutati.

6) Come pensi che cambierà il fashion blogging nei prossimi anni?
Io penso che il "momento d' oro" dei bloggers sia passato, in altre parole credo che chi poteva aver modo di affermarsi a livello nazionale ed internazionale tramite esso (vuoi per una serie di fattori combinati tra di loro) l' ha già fatto, qualsiasi altro blog di più recente nascita è destinato ad essere una meteora o comunque a non rientrare in quella che è effettivamente la chiusa casta della moda che conta. Tuttavia sono certa che il fenomeno non si spegnerà del tutto ma che, anzi, sarà sempre più oggetto di aziende e compagnie che avranno intenzione di accaparrarsi pubblicità e benefici tramite questi canali di comunicazione molto seguiti e, soprattutto, di libero accesso a chiunque a differenza delle grandi e blasonate testate giornalistiche.

7) Ci sono altri blog che segui?
Purtroppo non ho molto tempo per seguire altri blog, a volte non riesco nemmeno a dedicarmi pienamente al mio. No, diciamo che non seguo nessuno ma appena mi è possibile passo a fare un saluto sui blog di altre ragazze che ho avuto modo di conoscere dal vivo in giro per l' Italia durante la FW a Milano o in altri eventi o comunque navigo un po' "alla cieca" scoprendo sempre nuove bloggers e nuovi stili.

8) Quali sono i tuoi must have del momento?
Essendo imminente ormai il cambio stagione sto passando in rassegna l' armadio per riconfermare delle passate tendenze e archiviarne delle altre. Sicuramente per questo inverno manterrò fede al colorblocking che ha letteralmente dettato legge quest' estate (almeno nel mio armadio) o comunque scardinerò il classico nero con tinte e colori accesi quali il giallo, il fucsia e il blu elettrico su cappotti (da preferire il modello a cappa), scarpe e borse. Continuerò ad utilizzare l' animalier e probabilmente ci sarà un ritorno degli anni '60.

9) Quale negozio ci consiglieresti per fare shopping?
Io sono una low-cost addicted, dal momento che amo cambiare, giocare con il mio look e soprattutto stare al passo con le tendenze è inevitabile scegliere una linea di abbigliamento meno costosa rispetto le grandi marche. A tal proposito consiglio i notissimi H&M e Zara dove spesso si riescono a trovare le proposte delle passerelle declinate a prezzi decisamente più abbordabili. Per quanto riguarda lo shopping online, invece, senza dubbio la mia preferenza va ad Asos ma consiglio anche di fare un giro nel portale di Topshop.

10)  Quali sono i tuoi prossimi progetti riguardo il blog?
Diciamo che sono sempre aperta a nuovi progetti e proposte da enti esterni. Al momento sono presa dall' università e non so se avrò modo di seguirlo assiduamente, tuttavia sto cercando di organizzarmi per essere a Milano durante la fashion week e aggiornare i miei lettori in tempo reale tramite Rejecting the Obviousness. Staremo a vedere!

11)  Segnalaci l’indirizzo del tuo Blog / Facebook / Twitter
Blog: http://rejectingtheobviousness.blogspot.com
FB: http://www.facebook.com/?ref=home#!/pages/Rejecting-the-Obviousness/131777060185874?ref=ts
Twitter: http://twitter.com/RTOFashionBlog



Interview with Fashion Blogger: GEORGE FASHION DREAMWORLD by Giorgio Schimmenti


1) Come nasce il tuo blog?  
Potrei dire inaspettatamente, quasi per gioco, di sicuro dalla voglia di mettere in evidenza la mia più grande passione e renderla pubblica, riuscendo così a condividere il mio punto di vista su un dato argomento con tutti coloro che sono interessati al settore o con chi legge il blog solo per curiosità.

2) Chi ha maggiormente ispirato il tuo senso dello stile?
Credo le riviste di moda, amo leggere, sfogliare e studiare le immagini, da qui spesso riesco a prendere spunto per creare nuovi lavori di styling.

3) Qual è stato il tuo ultimo acquisto?
Un colbacco in pelliccia, visto l'arrivo imminente dell'inverno; non amo i capelli, o meglio, non amo la solita cuffia in lana, la trovo banale e poco adatta al mio stile;

4) Qual è il tuo stilista preferito e perché?
In assoluto Tom Ford, per l'uso di tessuti ricercati, per il taglio elegante delle sue creazioni e per l'esclusività che da sempre accompagna le sue collezioni. Sono un estimatore delle collezioni di Dolce&Gabbana, soprattutto per la sartorialità dei capi, e di Fausto Puglisi, giovane stilista dalle origini siciliane che manda in visibilio i miei occhi con le sue creazioni.

5) Quale celebrità internazionale consideri un’icona di stile?
Sicuramente Daphne Guinness, non è una celebrity, ma un'icona di stile, non lavora nel fashion system ma indirettamente ne fa parte, indossando semplicemente i pezzi più iconici di designer come il compianto McQueen.

6)Preferisci gli acquisti online o nella vita reale?
Sicuramente quelli reali, essendo un perfezionista devo sempre provare tutto prima di fare un acquisto. Non disdegno comunque lo shopping online, ma solo per gli accessori.

7)Che importanza hanno per te i social network?
Troppa. Per un blogger i social network sono essenziali, sia dal punto di vista dei contatti, sia per gli aggiornamenti, ormai quasi tutti i marchi del settore operano online.

8) Qual è il tuo consiglio per essere sempre alla moda?
Essere se stessi, essere originali. In una società standardizzata, dove essere alla moda significa avere le air max e il bracciale di Tiffany, essere originali è tutto, saper trovare l'abbinamento giusto per ogni occasione, senza dover ricorrere necessariamente all'ultimo trend visto in passerella è una dote di pochi.

9) Come pensi che cambierà il fashion blogging nei prossimi anni?
Probabilmente, e lo spero anche, finirà per estinguersi o per essere destinato solo a chi scrive moda, e non a chi, indossando qualcosa e fotografandosi crede di poter essere un fashion blogger, come in ogni fenomeno, anche nel fashion blogging vedo troppa apparenza e pochi, pochissimi contenuti.

10) Qual è stato il miglior commento mai ricevuto da un lettore?
Sono tanti i commenti ricevuti, ma in particolare ammiro chi legge e argomenta i miei post, e non chi si limita esclusivamente a scrivere "bel post"!

11) Ci sono altri blog che segui?
Si, seguo molti blog, mi piace leggere o vedere cosa propongono gli altri blogger.

12) Quali sono i tuoi must have del momento?
Il trench: utile, impermeabile, elegante e casual in base al resto dell'outfit.

13) Quali sono i tuoi prossimi progetti riguardo il blog?
In questo momento non ho progetti a riguardo, diciamo che progetto sempre nuove rubriche che posto subito.

14) Segnalaci l’indirizzo del tuo Blog / Facebook / Twitter
Ecco i miei indirizzi:
George Fashion Dreamworld: http://georgefashiondreamworld.blogspot.com/
Facebook: http://www.facebook.com/pages/GFD-by-Giorgio-Schimmenti/259395937428461

Polish Fashion of 1950s - Fashion Stardust





Polish Fashion of 1950s. Scarce goods - everything.


Fashion, which has as the background the sum of social phenomena,
always has a wide economic and political dimension. In Poland, the
decade of the 1950s was the effort of the economic reconstruction of
life, everything has happened as dictated by the socialist regime.
When the intrusive propaganda celebrated the successes of the
socialist miracle, showing the life in the bright light, reality was
frightening of emptiness and lack of perspectives. Still, wherever
life is rebuilt from the debris, there is usually unbelievable
poverty. In the same time, however, the promise of change. These
changes could go in the wrong direction for the government, so it was
necessary to suppress all signs of alarming, private initiative and
invention.
In the world, mainly in Europe it was the time of New Look model,
introduced by Dior, referring to the collection of nostalgic elegance
of Belle Epoque, with a tight waist, long skirt (the Corolle model) or
a tight pencil skirt (the eight model). Time of more sophisticated
lingerie, Brigitte Bardote style, big hair, the mass scale couture,
modern ready-made collections, so called. prêt-à-porter.
Simultaneously to great fashion houses, there were still existing
tailoring crafts, represented by many small businesses centres,
working in line with pre-war standards of tailoring.
In fact, in Poland, in the 1950s, fashion interested just few people.
The only existed trend was the "nothing is available" trend. There was
a lack of everything. Despite this, people always want to live a more
colorful live and the Soviet Soyuz heroine uniform didn't feet with
Polish women's taste and remained unfamiliar. Even if, temporarily,
they would lose their mental clarity. The authorities have decided to
put to good use that empty space of social life, eagerly organizing
and dressing Polish women in overalls. All available mainstream media:
cinema, TV (from 1954), posters, even the literature contents created
and glorified a new heroine – socialist hard work leader. In life not
everyone likes the same thing but in the real socialism this was
merely impossible. And basta! Girls were called by the state to take a
risk and challenge to work in men's professions. Any kind of
originality in dress code was treated as an overt provocation.
In Poland, the first 1950s provocation could be a big hair. Unless, in
the street no one was probably arrested, to the TV presenters was
impossible to make a big hair before the entry to vision, as it was
forbidden and… they couldn't have a combs! Anyway, girls were always
very ingenious and they were making big hairs, putting it slightly
higher with pencils. And subversive haircut ready! Another element -
new, fashionable bra of this period, with underwire, made famous by a
film star - Brigitte Bardot. Juxtaposed with contemporary forms of
simple and unsophisticated bras from those years, was a real breath of
luxury. In those days, underwear and bras were made by modiste or
purchased in state shop, called PEDET. They had a certain
characteristic, strongly separated the breasts aside.
Bikiniarze – Polish version of the British Teddy Boys (also known as
Ted), subculture typified by young men wearing clothes partly inspired
by the styles by dandies, style which Savile Row tailors had attempted
to re-introduce after the Wolrd War II. In Poland this subculture was
wearing the colourful outfits, long hair, so hated by the communist
regime. Also colourful women's magazines from abroad, too
sophisticated outfit from the tailor, and colours were the main
threat. Young people wanted to be fashionable and searched the point
of reference. This kind of point were for sure artists, as girls from
the Academy of Fine Arts, which immediately distinguish themselves
from the gray mass of nylon on the Polish streets. Frequently,
colorful fabrics were somehow smuggled behind the Iron Curtain. Women,
though, always in every time and culture wanted to look nice, but in
communist regime not always (outside the big cities) had reference
point and the prototype.
The situation was saved by prewar tailors and dressmakers (modiste),
operating mostly in "black" as the private initiative was forbidden or
taking work at home or going and spending f.e. one week in customer's
house, making clothes for entire family. Those dressmakers were often
from rural areas. And so, they had a chance to get the remnants of the
materials/fabrics or to buy something and spread new trends in small
Polish rural localities. In this way New Look came also to us. And so,
fashion and world's trends, despite the efforts of alarmed authorities
were spread under thatched roofs of "uncontaminated" Polish society.
Women had - if any - one dress for all occasions, miraculously had
tights dyed in coffee or tea, repaired when torn, sometimes purchased
old sweaters on the market, coming from the West, and renewed with
different "home techniques". In the villages there was a lot worse, a
dress - after fulfilling its role - was the material to the skirt or
trousers for the younger generations. In short, each material/fabric
was respected and had many incarnations, often more ingenious than the
original one. A few meters away of material, for many women, was more
important that 500% of socialist "norm". This was the same piece of
material that I do not know where put today? And yet, because I can
not throw it away, something of the genetic pool of our mothers is
still in our veins.
I have no desire to return to such extremes - poverty and closing - or
the lack of perspectives, only the desire to reflect on the
destructive consequences of the excess of everything nowadays, excess
or even the perdition in consumption, not only in the field of
fashion. Not only in excess of ornaments – we don't wear anything
nowadays – but the perdition in fashion which has no more seasons,
identity, seasons. Fashion must have a past, present and future. Today
we do not even know those concepts in fashion. Is the woman is
post-modern dandy, living to reveal as much of her thin body?
I don't mean to call all women to sew dresses, me myself have problems
and struggle all day long with a sewing machine, instead to sew a
button with my new machine I had almost brake my cat's eye and my
finger finished in sewing machine (instead of a button, that was
orbiting away).
And yet, because I cannot throw it (the material, a button or a cat:),
something of the genetic pool of our mothers is left in me. So nice
fabric, even if from a different era… Durable, nylon, artificial, even
homespun, still I will keep it. We will see how long it will resist…
Jadwiga Grabowska – a legend of Polish Fashion, an artistic director
of fashion house, in 1958 created by her under the same name "Moda
Polska" (Polish Fashion) in time of a severe hard times of a red
terror, she gave the background to the contemporary Polish fashion. In
1950s and 1060s she filled the emptiness of Polish streets. The
designers were, among others, Grażyna Hase, Barbara Hoff and Jerzy
Antkowiak. The models were, among others, Teresa Tuszyńska, Małgorzata
Niemen and Agnieszka Martyna.
Jadwiga Grabowska also helped to create such fashion houses as
Telimena, Leda, Cora. She was the only link for Polish fashion world
with the World's trends, who dressed also Polish dignitaries and
prepared twice a year collection at a fashion shows. J. Grabowska, was
often called by Jerzy Antkowiak the Polish Coco Chanel. In his
opinion, Grabowska was a great lady, whose merit was to create as much
as possible substitutes of the fashionable world of Paris in a red
communism.

Barbara Hoff - in 1954, while she was still a student, started
cooperation with the weekly "Przekrój". In the magazine, where she
worked until 2002, she had her special fashion column and published
essays and projects. Also collaborated with the weekly "Szpilki",
"Kobieta I Styl" and "Filipinka".

B. Hoff in 1970s began to design collections of clothes, which were
produced on a mass scale by the founded by her fashion house
"Hoffland", providing clothes to big fashion stores – "Domy Towarowe
Centrum", "Galeria Centrum". The cooperation ended in 2007. Hoffland
operated outside the system of centrally controlled commerce. She was
the first person in Europe to create a big mass fashion production
under her own name.

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